giovedì 31 dicembre 2015

Buon 2016



via GIPHY

"Predisposti, tesi al meglio, ma pronti al peggio", dicono.

Ok: quindi buon anno, di tutto cuore;
ma sapete bene che di solito...:

ANNO DANNO

Viene gennaio
ed è già un guaio,
viene febbraio
ed è un troiaio,
poi con il marzo
un po’ me riarzo
però l’aprile
è da fucile, e
già, tempo maggio,
scassato m’aggio.
Poi sopra giugno
sbattoci il grugno,
viene il bel luglio
e sto in subbuglio,
pure in agosto
- ma è bello tosto.
Triste settembre,
no?, ti rimembre?
Per il finale,
spesso maiale,
la rim vien male.


Noi però fronte alta e avanti:
AUGURI! BUON 2016


Anche se i migliori auguri sono questi:



venerdì 6 novembre 2015

G3

Un po' di tempo fa è stato il mio compleanno. Per ringraziare tutti coloro i quali mi hanno fatto gli auguri, per via elettronica e per via vera, ho composto questa poesiola. Potete usarla tranquillamente anche voi per ringraziare chi vi fa gli auguri: prego, prego.

G3

In codesti giorni
un po' tristi e oscuri,
anvedi che pletora
che c'ho qui di auguri!

Ai quali rispondo
intonando un canto
in cui, come al solito,
ve ringrazio tanto*.

Perché del ricever
un clic e un pensiero,
lo dico tranquillo
che io mi impiacero.

Perciò Thank You/Zeppelin
e Grazie/Marlene;
perciò dico grazie,
ve lo dico bene,

per tutti gli auguri,
vicini e lontani,
che leggerli è come
se fosse un po' antani;

per quelli che vengon
dagli amici vecchi
e dai vecchi amici;
pe' i mézzi** e pe i secchi;

e, va senza dire,
grazzianche pe' quelli
che giungon, graditi,
da amici novelli;

pe' quelli de còre,
pe' quelli de testa,
pe' quello che core,
pe' quello che resta;

per quelli sentiti,
per quelli sforzati
per gli striminziti
e per gli smodati;

per quelli più ellenici
e per quelli crucchi,
per quelli spontanei,
per quelli feisbucchi;

per quelli puntuali,
per quelli in ritardo,
pe' quelli cor freddo,
pe' quelli cor cardo;

per quelli più furbi,
per quelli sciocchini,
per quelli dall'Urbe,
per quelli burini.

per quelli muliebri
e quelli virili;
di chi segue Trotskij
e chi Džugašvili.

Insomma, per tutti
sto grazie corale,
e alla facciaccia
di chi ci vuol male!

E mo la concludo
e per farla bella
rivolgo anche un grazie
a Grazia, Graziella...


___________
* Questa la possono capire tipo 3 o 4 amici, o pochi di più. Lasciate perdere.
** Pisano per "fradici".

mercoledì 11 marzo 2015

Kriminal vs. Daniel, Bunker vs. continuity



E' iniziata già da un po' una ristampa selezionata del fumetto Kriminal. Ce n'erano state altre, sempre selezionate (Dossier Kriminal, a fine anni '70, un'altra tra l'89 e il '92, più episodi singoli o a piccoli blocchi e quella di un paio d'anni fa), ma questa sarà la più completa: non integrale, ma ci torniamo.
Uscito dal 1964 al 1974, creato dalla premiata ditta Magnus e Bunker (che oltre a Satanik e a tanti altri darà poi vita ad Alan Ford), rispetto al predecessore Diabolik il fumetto presentava alcune differenze: più esplicito a livello di sesso, più satirico (e talvolta umoristico) nei confronti del costume dei tempi, talvolta perfino più inverosimile dell'altro in certe soluzioni (e ce ne vuole); e oltre a sfoggiare un Magnus in più, aveva anche la caratteristica di una pur leggera continuity.

La continuity, nei fumetti, è quella per cui in un episodio si tiene conto del precedente: l'esempio estremo sono le soap operas, il contrario sono certi fumetti italiani in cui se torna un personaggio già apparso si tiene sì conto dell'apparizione precedente, ma in generale si potrebbero mescolare annate ed episodi senza sconvolgimenti (l'esempio estremo è Topolino).
Si tratta di una caratteristica più diffusa nei fumetti USA (Bunker alias Luciano Secchi fu quello che portò la Marvel in Italia, non a caso) che appunto in quelli italiani: lì, se l'Uomo Ragno incontra i Vendicatori, la formazione del gruppo deve essere quella di quel momento (e se è diversa, la storia si presume ambientata ai tempi in cui la formazione era quell'altra).
In Kriminal la continuity era vaga: qualche trama generale, qualche ricordo, ma pure molte storie autoconclusive.
Anche perché vendendo un botto era diventato settimanale, e per produrre tutte quelle storie bisognava affidarsi  a staff diversi, difficili da coordinare. Per cui ogni tanto storie decisive, tappe importanti, e in mezzo un po' di tran tran (da qui la necessità di una ristampa selettiva: questa comprenderà tutti gli episodi scritti in coppia dai due creatori più alcuni scritti da Bunker ma disegnati da Romanini, amico/allievo di Magnus nonché il suo miglior sostituto. Personalmente avrei inserito anche quelli di Verola, ma amen).
Nonostante la pratica, talvolta la continuity crea problemi anche agli americani e non ha mancato di crearli anche a Bunker: non tanto all'interno della serie quanto dopo, nella vita del personaggio successiva alla chiusura della testata (nel momento in cui l'autore ci diceva che tutti i suoi personaggi vivevano nello stesso universo).
Così Kriminal è riapparso, ma il modo in cui lo ha fatto a un certo punto ha generato contraddizioni i cui tentativi di soluzione sono stati anche peggiori degli errori - benché forse, a suo modo, potrebbe avere ragione Bunker.

Ma andiamo per ordine.


LA FINE? NO.

Kriminal chiude col numero 419 del 1974, La fine?. Nel n. 400 era stato lasciato dalla storica compagna Lola: a quel punto aveva distrutto il suo rifugio iniziando a vagare da solo braccato dalla polizia e da nemici vari, coi soliti scontri con malavita e co.
Nel numero in questione, a un certo punto si ritrova su una barca a combattere con una di queste bande: riesce a far fuori tutti, ma rimane gravemente ferito. La polizia che sopraggiunge dopo lo trova così, privo di sensi e in fin di vita, e l'ultima vignetta, dell'albo e della serie, lo raffigura in coma in un letto d'ospedale mentre accanto a lui il commissario Milton, che gli ha dato la caccia per 10 anni, esulta perché finalmente ha sconfitto il nostro delinquente (ci vorrebbe un po' di prudenza, visto che in passato Kriminal era scappato 3 volte dalla prigione, ma in una vignetta bisognava semplificare e poi la storia si chiudeva lì).
Bunker e Magnus erano presi da Alan Ford, avevano anche altre idee, quindi grazie Kriminal, grazie Satanik, grazie di cuore ma ora andiamo avanti.
 L'interesse per il personaggio però resta: nel 1975 inizia una nuova serie di Bunker, Daniel, che dura 30 numeri usciti dal 1975 al 1978, e nei numeri 18 e 19 (fine '76), riappare Kriminal. Nella storia, il Nostro si sveglia dal coma ed imperversa per due albi prima di fuggire lasciando Daniel e Milton con un palmo di naso.
Nell'ultima vignetta del nr. 19, Daniel chiude la storia riflettendo "Kriminal... gran personaggio..." (un'autolode di Bunker, ok, ma anche un omaggio doveroso).
E dunque Kriminal è uccel di bosco. Riappare nel 1981 sul 150 di Alan Ford, insieme a Daniel: i due hanno l'aria di non conoscersi, ma data la natura surreale della serie del Gruppo TNT (dove per esempio il vampiro Wurdalak è un imbranato e non il regale personaggio che era su Satanik), non so se sia da considerare continuity.


L'anno dopo l'apparizione su Daniel esce Dossier Kriminal, una collana di ristampe di episodi di Magnus e Bunker che dura solo 18 numeri: evidentemente Kriminal era ormai passato, e per molti anni langue nell'oblio. Il personaggio è scappato, e chissà dov'è.



IL RITORNO DI KRIMINAL? FORSE.

Nel 1989, però, inizia una nuova serie di ristampe di Kriminal (la Collana Scotland Yard - Serie del 25esimo, 1989-92), decisamente più completa: parte dal n. 1 e include, almeno fino a che esce, tutti i numeri firmati M&B (addirittura anche due non di Magnus).
Ma la cosa più interessante è che le storie sono incorniciate, in ogni numero, da tavole a fumetti nuove, ambientate nella contemporaneità. In queste Milton è diventato ministro degli Interni, ma è ormai un uomo stanco, amareggiato dai ricordi e dalle vicissitudini, che vive nel tran tran, col suo storico nemico in coma e che a un certo punto inizia a pubblicare le memorie di quando gli aveva dato la caccia: in pratica, è come se le vecchie storie fossero Milton che racconta.
Ma, un momento: Kriminal non era tornato in attività? Non era uscito dal coma per beffare il commissario nuovo e quello vecchio?
Qualche lettore deve essersi accorto della cantonata e deve aver scritto a Bunker "Come sarebbe a dire in coma? Non si era risvegliato su Daniel?", perché a un certo punto, in queste tavole introduttive, arriva proprio Daniel che va da Milton a chiedere delucidazioni simili.
E Milton gli risponde di no, che Kriminal non si è mai svegliato, che lui e Daniel non si sono mai conosciuti e tantomeno hanno mai dato insieme la caccia al delinquente.
Una risposta sorprendente, che implica che Daniel, personaggio già di suo un po' strano, si sia sognato tutto (e Milton e il suo collaboratore O'Connor lo dicono più o meno esplicitamente).
Ma quindi, anche le altre storie di Daniel sono solo sue fantasie?
(Alan Moore dice che le storie a fumetti sono TUTTE immaginarie: ovvio, ma si presume che gli universi inventati abbiano una loro coerenza).
Le tavole introduttive a Kriminal cessano dopo un referendum in cui i lettori votano per non vederle più, interrompendo una trama in cui Lola voleva tornare da Kriminal e rianimarlo; e dopo un po' chiude pure la serie.
Ma di lì a breve, nel 1992, la Max Bunker Press pubblica una ristampa della serie di Daniel. Il formato cambia: dal classico tascabile tipo Diabolik si passa al formato Bonelli, il che comporta un rimontaggio (talvolta orrido) delle belle tavole originali di Frank Verola. Bunker, tramite disegni aggiuntivi, ne approfitta per provare ulteriormente a mettere una pezza allo svarione di continuity suddetto.

Prima però Daniel era riapparso sul n. 9 (gen. 1991) di Angel Dark, altro fumetto di Bunker, nel quale il biondo commissario appariva molto più disturbato che nella sua serie, e dove in pratica si dice che la sua ossessione lo aveva portato ad essere una specie di giustiziere/serial killer.
Una versione simile a quella apparsa nelle tavole nuove di Kriminal 25esimo, utile a dimostrare che effettivamente era lui che, squilibrato, si sognava le cose.
Il che però poneva un problema: stiamo ristampando storie che non hanno nessun fondamento, nemmeno quello minimo richiesto dai mondi di fantasia del fumetto? Se leggo queste ristampe di Daniel, cosa leggo, un universo coerente o dei deliri? Si possono ristampare le storie di un personaggio di fatto sputtanato dal suo stesso autore?
Bunker prova a rimediare, ma la pezza è peggio del buco: alla fine del secondo episodio con Kriminal, infatti, una pagina aggiunta ex-novo mostra Daniel che si sveglia e realizza che tutta la storia col buon Logan, Milton, ecc... era stata un sogno.
E certo.
Come no.
Uno una notte si sogna di dare la caccia a Kriminal insieme a Milton, la mattina si sveglia e si rende conto che è un sogno, poi però 15 anni dopo è convinto che sia vero.
Probabilissimo...
Era più plausibile far finta di nulla, decidere che Daniel era un'altra cosa, o che effettivamente si sognava le cose, o qualsiasi altra spiegazione: tutto sarebbe stato meglio che, in nome della plausibilità, tirar fuori l'implausibilissima storia di uno che 15 anni dopo un sogno lo scambia per realtà.
La versione ufficiale, comunque, rimane questa: Kriminal non si è mai svegliato, e amen.
Lo farà solo in Ritorno dalla zona buia, il vero ritorno di Kriminal nel 2005 con una storia nuova in 2 parti che riprende la trama di Lola che vuole rianimare Kriminal, alle quali, dato il relativo interesse suscitato, verrà aggiunta una terza che chiude brutalmente il discorso ammazzando definitivamente il personaggio.

Una cantonata di continuity, dunque, risolta male. Ma forse in un certo senso ha ragione Bunker.



KRIMINAL E' MORTO?

Su un piano logico consequenziale, come abbiamo detto, la storia Kriminal-Daniel è uno sfondone di quelli grossi e difficilmente rimediabili: infatti, pur avendo avuto tutto il tempo per farlo, Bunker non ha davvero rimediato.
Ma come dicevamo, forse ha ragione lui: intanto perché a volte le esigenze narrative sono più importanti della continuity, e in un momento ci stava bene che Kriminal si risvegliasse, mentre più avanti, ai tempi delle introduzioni alle ristampe, era più coerente col quadro generale il fatto che il Nostro fosse in coma.
E poi, su un piano più simbolico, diciamo anche metafumettistico, da un certo punto in poi le storie di Kriminal ci parlano più del "fumetto Kriminal" e della sua salute che non di Antony Logan.
Rivediamo:

-nel '74, la testata va male, le avventure sono sospese, e infatti nelle storie Kriminal finisce in coma;
-nel '76 torna ad agire sulle pagine di Daniel, uscendo di fatto dal coma, sia nelle storie che nel personaggio;
-nell'89, dopo anni senza sue notizie, il personaggio era in coma davvero: Lola (o Bunker) prova a svegliarlo, ma i lettori non gradiscono e il risveglio non avviene;
-nel 2005 Bunker/Lola riprovano a rivitalizzare Kriminal, ma evidentemente l'autore lo ritiene ormai un personaggio fuori dal tempo, e infatti mentre nel fumetto le cure rigeneranti dopo un po' cessano l'effetto, con Lola che prende e pone fine alla vita sua e di Tony, editorialmente il "ritorno dalla zona buia" è stato episodico, l'interesse suscitato è stato limitato dunque il personaggio è rinato per poco; così, quella Lola che chiude tutto sembra proprio Bunker che dice "Ok, ora lo salutiamo davvero: ha avuto la sua storia, è stata bella, ma adesso è ora di chiuderla definitivamente".

Mi pareva un'ipotesi plausibile: magari un po' sforzata ma plausibile.

Poi scopro, per caso, questa notizia su una nuova serie di Kriminal che parte questa primavera.




Niente da fare, è proprio coriaceo: mai darlo per morto.
A questo punto aspettiamo in - ahem - Gloria questa nuova serie, sperando che oltre al buon inizio ci sia anche un buon seguito.
E che facciano attenzione alla continuity.

AGGIORNAMENTO:
Pare che uno scriva le cose giusto per essere smentito.
La serie nuova è rimandata, come da comunicato:

http://www.maxbunker.it/2015/10/ultime-news-da-kriminal/


(nel frattempo ho scoperto anche un sito di fumetti di destra ultraberlusconiano: non credevo ce ne fossero. E dopo tutte le lodi per le operazioni di Mondadori nel fumetto, come se quell'editore se lo fosse inventato Sirvio e come se fossero una cosa sola, sono sfavatissimi per questo rinvio, e sono anche andati a protestare sulla pagina FB, pare in modo vagamente arrogante. Mi fermo qui sennò divento sprezzante, mi limito a ridacchiare)

mercoledì 4 marzo 2015

ABBECEDARIO ROMANO

Come se 'mpareno le cose a li regazzini?
Ovvio, coll'esempi.
Ecco qua quindi un elenco/abbecedario romano, a uso delle creature.


A  come  ANVEDI
         (ma anche come: AO, AMMAZZA!, ANACAPITO, ANCEFALITICO, APEZZO DEMM***A,
           ALLANIMADELIMEJOMORTACCITUA)
AA  come  "...AA COSO: VEDI MPO' DE FALLA FINITA".

AAA  come  AAA-NNAMO BENE, ANNAMO POPO BENE!

B  come  BADA! (= "attenzione", "perbacco!", "guarda lì")
         (anche con A: ABBADA)
C  come  CAPITOCOME?

D  come  DAJE!
        (ma anche DAVERO?, espressione di stupore e incredulità.
         Se ne trova una variante alla M).
DD  come  DDUPALLE, DDUCOJONI (="questa cosa mi tedia").

E  come  ECCHIME!
         (ma anche come: ER (articolo), EMBE'?, ESTICAZZI, EKKEKKOJONI, EKKEDDUPALLE,
          EANNAMO SU [="dai, mica insisterai ancora a cercare di convincermi di ciò?"])
F  come  FICO!
         (anche come FATTE 'N CARETTO DE C***I TUA CHE CAMPI CENT'ANNI)
G  come  GAJARDO!

H  come  HACAPITO... (= "Ma guarda un po'... mica me l'aspettavo...")

I  come  ITO  (="andato": "se n'è -", "me ne so' -". 
                              I mai come articolo, perché diventa LI -
                              né prima di nasale, perché cade: 'NFATTI, 'NZOMMA, 'MPARATO)
J   come  JAAMMOLLA   (= "è cosa di pregio")

K  come  KEKKOJONI  (esprime noia e seccatura), 
                            o KITTESENCULA (= "ti presto poca bada")
L  come  LIMORTACCI TUA!
            (versione extended: L'ANIMADELIMEJOMORTACCI TUA, oppure vedi A;
                per quella breve, invece, vedi M e T).
                Va da sé che L sta anche per LAZZIOMMERDA.
M  come  MORTE'!
         (versione corta della precedente. Secondo alcuni sarebbe un'esclamazione
          francese, scritta "MORTAIT"). C'è anche MA CHE, DAVERO DAVERO?,
          frase con cui si dice che qualcosa è inaccettabile, che il limite è stato passato,
          e anche MAGARA! che sta per "magari", come in MAGARA C'AVESSE L'ASSO
          DE DENARA!
N  come  'NFATTI, 'NZOMMA, 'NCESECREDE...

O  come  ORKAZZOZZA....
    (o anche ORKAMISERIALADRA, che di solito segue subito dopo)
P  come  PORO
         (= "povero". apposizione da mettere prima del nome di una persona defunta.
         es: QUANN'ANCORA C'ABBITAVA PORO AUGUSTO)
Q  come  QUARCHEDUNO

R  come  ... 'o devo di'? R come URBE!

S  come  SCRAUSO   (= "di scarso pregio o efficacia")

SS  come  SSORIA, SSUDIO, e altre S più consonante dentale.
                 (es.: SSO A SSUDIA' SSORIA CO' QUOO SSRONZO)

T  come  TACCITUA, TEPOSSINO

U  come  UREGAZZINO
         (articolo craso con la parola che regge)
V  come  VATTELA A PIJA 'NDER C**O
         (extended version: VEDI D'ANNATTELA A PIJA' ecc...)
W  come  WOLTERWELTRONI
        (l'ecs-sindaco, quello che je piaceva de fa' l'americano a Roma e poi diceva
         che Nando Mericoni era de Trastevere)
X  ... no, metti 1 che oggi vincemo.

Y  come  IZZILON (e come che, sennò?)

Z  come  ZEROCARBONELLA (= "non ce n'è più", "niente"),
           ZINCARE (= "rubare" - da zinco, quello che riveste l'interno delle bare
                     in pratica sta per "fare fuori"))
                    e sì, pure come ZEROCALCARE
                    (ma anche S dopo articolo maschile: ER ZOLITO, QUER ZOLA...).

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Ecco qua. Capito come?

domenica 1 marzo 2015

A proposito della puntata di Presa Diretta sulla droga (14/09/2014)

Riflessioni sparse durante e dopo la puntata di Presa diretta sulla droga:
(l'ho scritto appunto a settembre, ma chissà perché la bozza è rimasta qui. Boh)

-I conservatori, si conferma, sono fuori dalla realtà.
-Quando lo Stato non interviene e lascia fare al mercato, è un casino.
-Specie se è mercato nero.
-Se a Wall street si spostano verso il mercato della cannabis, vuol dire che c'è uno sbocco: d'altronde perché lasciare tutti quei soldi in mano ai mafiosi?
-E anche i mafiosi: perché commerciare a pistolettate se puoi fare i miliardi legalmente? Vedi tanti altri ambiti economici in cui è avvenuto un passaggio simile.
-Fino a oggi il proibizionismo ha ammazzato persone, aggravato il problema e fatto arricchire i criminali: viene il sospetto che certe leggi non è che abbiano fatto comodo ai trafficanti così, come effetto collaterale, ma che siano state in qualche modo, per così dire, "commissionate".
-un po' come i bootleg: sì, qualcuno registrava i concerti poi andava dalla piccola casa discografica e quella ci faceva il disco illegale; ma a un certo punto, viste le vendite, immagino che certe case finanziassero qualcuno che andava apposta a registrare i concerti, con tanto di fondi per mazzetta a chi doveva controllare all'entrata e al fonico per farti attaccare il registratore al mixer. Non so se la metafora è chiara.
-E fino a oggi conveniva il proibizionismo, ma forse non conviene più.
-Strana una puntata in cui da una parte si spiegano i danni dell'abuso, dall'altro si invita all'uso: ma appunto, uso e abuso. E sospetto che la comprensibile attenzione verso la salute DI QUEI DROGATI DEGLI ADOLESCENTI abbia fatto preferire l'allarme alle teorie antiproibizioniste.
-Contrariamente alle obiezioni da secchione pignolo e coi paraocchi di uno con cui ho discusso tempo fa in rete, si conferma il principio che esistono assassini di propria mano, diretti, a tu per tu, ed esistono quelli che le mani non se le sporcano e fanno stragi con un decreto, una firma, una decisione apparentemente solo amministrativa e che invece è carne e sangue di persone.
Legislatori che hanno mandato in quell'inferno che sono le nostre carceri persone che avevano in tasca una canna e mezza o poco più, sono di fatto degli assassini, punto. E se la legge non li considera tali, amen: lo sono e basta.
-Perché è la legge che fa il criminale: se io dico "puniamo chi guida troppo veloce", tutti sono d'accordo. Poi però decido che "troppo veloce" è da 30 km/h in su e così metto in fuorigioco/nell'illegalità un botto di gente, che di fatto NON va troppo veloce. È come per i migranti e i parametri per cui uno è clandestino, è come la percentuale di certe sostanze nell'acqua, che viene alzata per non far dichiarare inquinato il fiume o il mare.
-sono d'accordo con gli spagnoli: non si può lasciare questo mercato a gente che viene da Wall Street, perché se c'è commercio c'è guadagno e quindi l'interesse che il consumo cresca, con tanto di non-informazione sui pericoli, o sulla composizione del prodotto (succede già nell'industria alimentare USA).
Per cui mi piace la loro soluzione: club controllati e gestione e controlli statali (magari efficienti, eh?).
-Antonin Artaud era un grande: